Active Intelligence: la nuova era della Business Intelligence
Nell’economia digitale che stiamo vivendo, l’agilità è un requisito di valore assolutamente indispensabile. Le imprese infatti necessitano di un approccio molto più dinamico e “in real-time” nei confronti dei dati e delle informazioni aziendali. Mentre il modello tradizionale di Business Intelligence si basa su un approccio passivo, l’Active Intelligence propone una prospettiva completamente innovativa. Anziché utilizzarli in maniera preconfigurata, i set di dati sono progettati per supportare azioni agili in termini di decision making e quindi creare consapevolezza su ogni aspetto dell’attività lavorativa.
Come funziona l’Active Intelligence e quali sono i suoi ambiti di utilizzo?
L’obiettivo principale dell’Active Intelligence è quello di rendere facilmente disponibili le informazioni in modo aggiornato e tempestivo. Fornendo in un unico flusso dinamico la possibilità di passare dai dati ‘grezzi’ ad analisi proattive ed alle conseguenti decisioni di business. Che si tratti di gestire metriche e insight automatizzati all’interno della dashboard, o di incorporarli nei processi, l’Active Intelligence si propone di superare le carenze della BI tradizionale. Per fare ciò, essa fornisce un approccio e degli strumenti dinamici, che in tempo reale permettono di innescare azioni immediate.
I passaggi di questo flusso continuo di trasformazione dei dati sono:
- Data Integration: possibilità di reperire i dati ovunque essi siano, combinando fonti dati multiple, e poterli organizzare in infrastrutture diversamente distribuite (on-premisis, cloud, ibridi).
- Data Catalog: raccogliere i dati in modelli e cataloghi orientati agli utenti finali, per permettergli di trovare con facilità i dati che cercano.
- Utilizzo di strumenti e approcci orientati al supporto nell’analisi dei dati: dalle funzionalità di Intelligenza Artificiale alla interazione con i dati in linguaggio naturale.
- Proattività: gestione di allarmi automatici e notifiche, utilizzo degli strumenti di analisi su ogni device e ovunque ci si trovi, massima collaborazione con i colleghi all’interno dell’azienda, reportistica on-demand o ottenibile in automatico tramite ‘sottoscrizione’.
I punti di forza di questo modello sono quindi:
- La possibilità di monitorare attentamente ed in profondità i trend, al fine di rilevare connessioni o significativi cambiamenti all’interno del business e nel mercato di riferimento;
- La possibilità di creare nuove strategie e processi basati sulla profonda conoscenza del dato e delle informazioni aziendali;
- Collaborare in modo organico con tutto il team, andando al di là delle storiche barriere rappresentate dalla data analysis;
- Accelerare i risultati e la scalabilità del business di riferimento, aumentando l’agilità e l’efficienza dei singoli dipartimenti
- Permettere agli utenti finali di essere autonomi nell’analisi dei dati e dei fenomeni da analizzare. Questo è possibile grazie all’insieme di dati certi e convalidati dalla struttura IT.
Alcuni ambiti di applicazione dell’Active Intelligence:
La sfida più grande per le organizzazioni oggi è dunque quella di trasformare la propria cultura aziendale in un approccio “data-driven”, con tutto quello che ne consegue. Per raggiungere questo obiettivo risulta infatti necessario riconsiderare il potenziale ed il valore dei dati aziendali, ma soprattutto condividere globalmente questo approccio in modo da rendere collaborativi e agili i processi all’interno dei vari dipartimenti dell’organizzazione.